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la Diga




La costruzione della Diga che unisce Orbetello all’Argentario ebbe inizio nel 1841. Fu inaugurata dal Granduca Leopoldo II, il 12 maggio dell’anno successico ed edificata sui resti di un antico acquedotto romano, che con molta probabilità doveva portare l’acqua dall’Argentario ad Orbetello. La costruzione della diga ha avuto grande importanza sia per quanto riguarda la viabilità tra il continente e l’isola con P.to S.Staefano e P.to Ercole, sia perchè fu determinante all’autonomia comunale dell’Argentario stesso. Prima della diga erano i pescatori che si offrivano di portare le persone da Orbetello al monte e viceversa. La storia racconta che nel 1337, Papa Gregorio XI, diretto a Roma, proveniente da Avignone, giunto nei pressi dell’Argentario fu costretto ad abbandonare la nave in località Santa Liberata a causa di un violento temporale: i pescatori di Orbetello con i barchini traghettarono il Papa,e attraverso la laguna raggiunsero in poco la cittadine lagunare che accolse con grandi feste papa Gregorio XI. Così Orbetello fu la prima terra D’Italia ad ospitare il pontefice di ritorno a Roma.
Oggi la diga è composta da otto ponti, tra i quali il più famoso è il ” ponte di mezzo”, dove, l’acqua trasparente ha fatto sì che generazioni di orbetellani imparassero a nuotare. I ponti hanno un utilizzo ben più importante di quello che si può immaginare, infatti oltre a parmettere il passaggio di pesci da una laguna all’altra, permettono il flusso ed il riflusso delle acque.
Oggi, purtroppo, il notevole traffico automoblistico ha reso meno romantica questa passeggiata, che tuttavia si sta riprendendo una bella rivincita grazie alla nuova costruzione di una pista pedonale e ciclabile, là dove una volta fumava il trenino, che collegava Orbetello a Porto S.Stefano.